Sofiya Nzau e Madism reinventano l’inno trance di Robert Miles con la afro house “Hutia”

Sofiya Nzau, acclamata cantante keniota, e Madism, produttore olandese, hanno unito le loro forze per dare nuova vita a un’icona della musica dance: Children, il successo monumentale del 1995 del compianto Robert Miles. Così, è nato Hutia, distribuita da Warner Music Central Europe.

Madism prende il riff di pianoforte iconico di Children e lo intesse in una produzione afro house profonda e ricca di texture, preservando l’essenza atmosferica del brano. La cantante Sofiya Nzau aggiunge uno strato culturale fondamentale. Lei esegue i testi in Kikuyu, la lingua del gruppo etnico più numeroso del Kenya, trasformando l’instrumentale in un dialogo vivente. I suoi versi, che parlano del desiderio e della sensazione travolgente dell’amore, si fondono perfettamente con il groove percussivo e le kick costanti tipiche della afro house sudafricana.

La potenza di una collaborazione globale

Questa collaborazione non rappresenta soltanto un remix, ma simboleggia un ponte culturale. Madism, che vanta oltre un miliardo di stream con i suoi remix per artisti come Sam Smith e Lewis Capaldi, infonde il suo tocco moderno. D’altra parte, Sofiya Nzau porta in Hutia l’energia che l’ha resa la prima artista dell’Africa Orientale a superare i 10 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, diventando anche la prima artista keniota ad esibirsi a Tomorrowland. Quindi, la traccia si presenta come un tributo sincero a Robert Miles e, allo stesso tempo, come un’affermazione audace del sound globale contemporaneo.

Un classico che continua a ispirare le nuove generazioni

Hutia dimostra in modo potente come i classici della musica elettronica possano evolvere senza perdere la propria essenza. Per i fan di lunga data, offre una prospettiva nuova su un capolavoro amato. Al contrario, per i nuovi ascoltatori, funge da porta d’accesso alla storia della trance e alla portata globale della musica dance. Infine, questo singolo, disponibile ora sulle piattaforme di streaming, si inserisce perfettamente nelle playlist che attraversano i decenni, unendo il patrimonio del dream house di Roberto Concina (vero nome di Robert Miles) con il battito della afro house moderna.

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