Gli Swedish House Mafia hanno scatenato una vera e propria frenesia, annunciando a sorpresa un attesissimo show a Stoccolma per il 18 giugno 2025.
Mentre la location rimane ancora un segreto, migliaia di fan si sono precipitati sul sito per accedere alla prevendita, generando un’ondata di entusiasmo che fa già presagire il caos. Ma dietro l’eccitazione, si nasconde qualche interrogativo scomodo.
La corsa ai biglietti: troppi dati in gioco?
Per assicurarsi l’accesso alla prevendita, i fan hanno dovuto fornire una quantità sorprendente di dati personali: dal numero di telefono all’indirizzo email, fino alla piattaforma di streaming preferita e l’username di Instagram. Molti si sono chiesti se tutte queste informazioni fossero davvero indispensabili per un semplice biglietto. In effetti, le condizioni legate all’iscrizione non sono passate inosservate: accettandole, i fan autorizzano esplicitamente i messaggi automatici sia dal gruppo che da Live Nation. Una clausola che, per molti, suona come una ripetizione di meccanismi già visti, dove l’entusiasmo si trasforma rapidamente in frustrazione. Per evitare comunicazioni indesiderate, infatti, i fan si ritrovano a dover districarsi tra link di “unsubscribe” e procedure spesso complesse.
Un progetto audace: “Superhuman” e l’evoluzione degli SHM
Nonostante le polemiche, gli Swedish House Mafia continuano a galvanizzare la loro fanbase globale. L’annuncio a sorpresa della data di Stoccolma, a pochi giorni dall’evento, ha contribuito a infiammare gli animi, così come i vari “b2b” (back-to-back) tra i membri del trio, che costellano i calendari estivi. Inoltre, la band ha confermato il loro ambizioso progetto, “Superhuman“, che, come avevamo già anticipato, promette di fondere musica, arte e comunità sotto un unico tetto. Descritto come un ibrido tra una label discografica, un hub creativo e una società multidisciplinare, “Superhuman” mira a ridefinire gli standard del settore, proponendo collaborazioni audaci e sperimentazioni artistiche. L’evoluzione degli Swedish House Mafia si conferma quindi sempre più intrigante, un percorso decisamente meno convenzionale di quanto ci si sarebbe potuti aspettare da tre DJ di successo.
