IMS Ibiza 2025: numeri record e spazio alle donne cambiano la musica elettronica.

Ibiza pulsa di creatività. IMS Ibiza 2025 chiude con record di presenze: oltre 1700 delegati. Tre giorni di incontri intensi e notti vibranti infiammano l’Isla Blanca.

L’evento conferma: la musica elettronica è viva, ma deve evolvere. Il sole primaverile illumina connessioni e ispirazione. Il gran finale a Dalt Vila attende.

I dibattiti si concentrano sui 40 anni di jungle e drum’n’bass. Questi generi resistono grazie alle loro radici profonde. Krust afferma: “È il nostro hip hop britannico”. MC Chickaboo, pioniera, ricorda la riconquista di spazio da parte delle donne. “Vedo ragazze portare avanti la nostra eredità”, dichiara. “Ma ancora ci chiamano eccezioni”. Negli anni ’90, i promoter chiedevano testi “ammorbiditi” per il pubblico maschile.

Oggi Nia Archives e SHERELLE riscrivono le regole mixando sonorità raw, afrobeats e hyperpop. EQ50 lotta per pari opportunità. Lo scambio tra pionieri e nuove leve emerge con Kevin e Dantiez Saunderson: Dantiez riceve l’IMS Pioneer Award e Kevin ricorda di averlo spronato all’indipendenza. Il futuro fonde techno ancestrale e suoni algoritmici, come mostra il live di Dantiez alla Bora Bora.

Il wellness è protagonista: yoga, breathwork e camminate sold out. “Respirare insieme crea una connessione diversa”, spiega un delegato. La meditazione guidata usa le frequenze di Liáo. ‘Reinvention in the Music Business’ svela segreti per reinventarsi. Pete Tong, Carolina Tong e Danny Whittle raccontano la trasformazione di Pete. Da DJ radiofonico a curatore di orchestre elettroniche. “Il successo dura con la fedeltà a sé stessi”, afferma Pete. “Ma bisogna ascoltare il cambiamento”. Deer Jade paragona l’industria a un fiume. “Se non nuoti, ti fermi”.

La ‘Brave Space’ di HE.SHE.THEY. discute la difesa della diversità contro le tensioni globali. Shamiso (Homecoming™) cita ‘Rise Up’, che finanzia corsi per ragazze a Johannesburg. La regressione LGBTQ+ negli USA infiamma il dibattito. softchaos chiede di proteggere le voci e i club sicuri dalla politica. Maria May (CAA) evidenzia il successo economico degli artisti minoritari (40%). fabric denuncia l’abbandono dei club underground dalle major, cruciali per la cultura. L’ascesa di TikTok divide: Chris Goss (Hospital Records) chiede equilibrio tra viralità e competenza. HUGEL dimostra la forza dell’istinto. Il summit mostra un ecosistema globale in fermento, con l’Africa paragonata alle origini della dance (Dare Balogun) e la musica usata per sfidare i regimi (Tara Lily). Bradley Zero riflette sul paradosso della diversità.

Conclusione: la musica elettronica deve ascoltare le nuove voci. Deve proteggere gli spazi marginali e investire nelle nuove generazioni. Pete Tong sintetizza: “Il vero bello deve ancora venire“. Ibiza si prepara alla nuova stagione. Il futuro è di chi osa sfidare lo status quo. Il Business Report lo conferma: mescolare passato e futuro porta alla rivoluzione.

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