Lavoratori italiani sempre più sotto stress vivono un’epidemia silenziosa

Lo stress per i lavoratori italiani sta diventando un problema sempre più elevato.

Lo stress e il disagio pervadono la vita di milioni di lavoratori italiani. Il recente rapporto Censis-Eudaimon rivela che il 31,8% dei dipendenti soffre di burnout, una condizione caratterizzata da esaurimento emotivo e distacco dal lavoro.

Continua in Italia l’emergenza di dipendenti stressati sul proprio luogo di lavoro.

La situazione è ancora più critica tra i giovani under 34, dove quasi un lavoratore su due (47,7%) manifesta sintomi di burnout, una percentuale doppia rispetto ai colleghi più anziani (23%).

Il malessere si manifesta in diverse forme. Il 76,8% fatica a conciliare vita privata e professionale. Il 75,9% si sente sopraffatto dalle responsabilità e il 73,9% percepisce una pressione costante nello svolgimento dei compiti.

La mancanza di supporto emotivo e psicologico aggrava ulteriormente il problema: il 67,3% dei dipendenti si sente poco supportato dai datori di lavoro e il 36,7% ha cercato aiuto professionale da psicologi o consulenti.

Circa tre milioni di italiani combattono la “sindrome da corridoio”, una condizione di stress cronico che li accompagna durante tutta la giornata. Il 63,5% dei lavoratori chiede alle aziende servizi di supporto psicologico e attività come yoga o meditazione, mentre il 38,2% desidera semplicemente più tempo libero.

Se il benessere lavorativo continua a essere trascurato, lo stress rischia di diventare la norma, con gravi conseguenze per la salute mentale e la produttività. È necessario un cambio di rotta: le aziende devono investire in politiche di supporto e flessibilità per i propri dipendenti.

Per prevenire questo fenomeno ci si può affidare a metodi collaudati. Per gestire il carico di lavoro è definire le priorità. Concentrasi sulle attività più importanti e urgenti, quelle che hanno un impatto maggiore sui tuoi obiettivi è fondamentale per prevenire lo stress. Delegare le attività meno importanti o che possono essere svolte da altri è un altro fattore che aiuta tantissimo, dato che in questo modo, si evita di disperdere le energie in compiti secondari potendosi concentrare su ciò che conta davvero.

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