La televisione a letto: un falso nemico del sonno?

Per intere generazioni di figli stanchi, la frase “niente TV prima di andare a letto” ha rappresentato una regola educativa ferrea. Tuttavia, al di là del mito tramandato da genitori e pediatri, addormentarsi proprio davanti al proprio show preferito non compromette necessariamente il riposo.

Non esistono regole universali per dormire bene

Secondo la dottoressa Rachel Salas, esperta di medicina del sonno alla Johns Hopkins University, il riposo notturno non segue direttive universali: ciò che disturba una persona può rilassarne un’altra. Dunque, il segreto non risiede nello spegnere tutto, ma nel comprendere cosa funziona veramente per sé stessi.

I suoni familiari coccolano la mente

Molte persone trovano conforto nel sottofondo di una serie amata, come se quei dialoghi noti trasformassero il divano in un rifugio sicuro. La TV diventa una ninna nanna elettronica moderna, magari rumorosa ma efficace, che accompagna al sonno senza stress.

Non si tratta di magia, ma di un effetto psicologico: i suoni familiari riducono l’ansia e stimolano il rilassamento, specialmente in chi fatica a staccare la mente dopo una giornata impegnativa.

L’audio vince sulla luce

Esiste però una condizione fondamentale: gli individui non devono fissare lo schermo, ma lasciarsi cullare solo dall’audio. Il cervello, infatti, reagisce alle immagini luminose come se fosse ancora giorno, rallentando la produzione di melatonina. Quindi, al comfort sonoro, no all’abbagliamento dei LED.

La dottoressa Salas suggerisce anche di impostare un timer: così il dispositivo si spegne autonomamente e non si rischia di svegliarsi nel cuore della notte a causa della pubblicità.

Trovare il giusto compromesso

Addormentarsi davanti alla TV non rappresenta un peccato mortale, purché le persone agiscano con criterio. Scegliere contenuti leggeri, abbassare la luminosità e lasciare che la voce dei propri personaggi preferiti faccia da colonna sonora al sonno può risultare persino benefico.

In sintesi, se la TV resta accesa e voi dormite beati, probabilmente non siete vittime della pigrizia, ma profondi conoscitori delle vostre personali abitudini notturne.

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