La “Correlazione Temporale” ridefinisce la responsabilità nel codice della strada

Arriva un altro cambiamento nel codice della strada con l' introduzione della "Correlazione Temporale".

Nuove regole per la guida sotto droghe vengono varate grazie alla postilla della “Correlazione Temporale”.

Le recenti modifiche al Codice della Strada e una circolare ministeriale chiariscono la guida sotto l’effetto di stupefacenti, introducendo il criterio della “correlazione temporale” per una maggiore precisione e giustizia.

Prima, la normativa sanzionava la presenza di droghe nell’organismo di un conducente anche senza una comprovata alterazione delle capacità di guida. Ora, la situazione è cambiata. Il nuovo Codice della Strada stabilisce chiaramente: puniamo la guida sotto l’effetto di droghe soltanto se sussiste una “correlazione temporale” tra l’assunzione della sostanza e l’atto della guida.

Che cosa significa concretamente? Significa che la punibilità scatta quando la sostanza stupefacente o psicotropa esercita una “perdurante influenza” sull’abilità alla guida del conducente al momento del controllo. Quindi, non si tratta più della mera presenza di tracce di droga nell’organismo per un’assunzione avvenuta in tempi remoti. La legge e la circolare impongono al conducente di aver assunto droghe in tempi recenti, alterandone psicofisicamente la capacità di guidare in sicurezza.

La Corte Costituzionale ha spinto questa precisazione, giudicando problematico sanzionare l’uso di droghe senza alterazioni comprovate. La nuova direttiva colma la lacuna, allineando la norma al principio di offensività: punisce solo condotte che creano un pericolo effettivo per la sicurezza stradale.

Un punto chiave che la circolare sottolinea con forza è che la punizione scatta per chi guida “dopo aver assunto” droghe, anche se non appare visibilmente alterato al momento del controllo. L’elemento cruciale diventa il “legame diretto” tra il consumo della sostanza e l’atto di mettersi alla guida. Il conducente deve aver assunto la sostanza poco prima di guidare, in un intervallo di tempo tale da far sì che i suoi effetti fossero ancora attivi e potenzialmente influenti sul suo corpo mentre si trovava al volante. Non si punisce la sola assunzione di droghe in sé, ma l’assunzione che si traduce in un rischio concreto per la circolazione.

In sintesi, il Codice della Strada introduce un approccio più mirato e giusto alla questione della guida sotto l’effetto di droghe. La “correlazione temporale” e l’influenza attiva della sostanza sulla guida aumentano la chiarezza normativa, garantendo sicurezza stradale e tutelando i diritti individuali.

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