La scena notturna italiana perde uno dei suoi creatori sonori più influenti. Claudio Rispoli, conosciuto da tutti semplicemente come Mozart, si è spento all’età di 67 anni, portando via con sé una parte fondamentale della storia della musica da ballo nel nostro paese.
Nato ad Ancona nel 1958, questo artista straordinario ha scritto pagine indelebili della club culture nazionale. Ha trasformato la Baia degli Angeli non in una semplice discoteca, ma in un vero e proprio laboratorio culturale che ha plasmato il suono di un’intera epoca.
La baia degli angeli e l’origine del suono afro
I primi passi di Rispoli dietro la consolle al Paradiso hanno anticipato il suo percorso leggendario. Alla Baia degli Angeli, Mozart ha costruito il suo impero sonoro. È diventato uno dei padri riconosciuti del genere afro e ha creato un’identità musicale che ha definito gli standard dell’intrattenimento in Riviera. Rispoli leggeva la pista, anticipava i gusti e plasmava l’energia collettiva, rendendosi un punto di riferimento assoluto. Il suo stile ha influenzato generazioni di DJ, che hanno visto in lui un modello da studiare e reinterpretare.
Un impatto oltre la consolle
L’influenza di Rispoli travalica i confini delle consolle. La sua produzione discografica mostra una versatilità e una creatività che vanno oltre il lavoro del DJ puro. Le sue collaborazioni con Double Dee e Jestofunk restano pietre miliari della dance italiana, mentre progetti come Omniverse e Soft House Company testimoniano una ricerca sonora mai banale, sempre protesa verso territori inesplorati. La sua partnership con IRMA Records ha concretizzato questa visione, traducendo in vinile e in formato digitale un’estetica sonora raffinata e subito riconoscibile.
L’eredità per la riviera
La Riviera romagnola deve molto a figure come Mozart. Mentre altri territori italiani definivano la propria identità clubbing, Ancona e i suoi dintorni hanno trovato in lui un ambasciatore. Rispoli ha esportato un sound distintivo, fatto di ritmi africani, sensibilità house e quell’energia mediterranea che ha reso unica la scena locale. Il fenomeno Baia degli Angeli non sarebbe esistito senza le sue notti, senza la sua capacità quasi magica di far dialogare tradizione e innovazione.
Un narratore, un maestro
In queste ore, i social network si riempiono di messaggi commossi. Sono le testimonianze di chi lo ha conosciuto, ha ballato sulle sue selezioni e ha imparato da lui. Mozart non era solo un DJ tecnicamente impeccabile; era un narratore che raccontava storie attraverso la musica, creava atmosfere e costruiva comunità. La sua scomparsa lascia un vuoto difficile da colmare in un panorama musicale che ha bisogno di figure capaci di incarnare visione, valori e competenza in egual misura.