Ogni anno, la copertina del Time Magazine con la “Persona dell’Anno” funge da indicatore di tendenza globale, riconoscendo l’influenza maggiore sugli eventi dell’anno. Non si tratta di un premio, ma di un riconoscimento del potere trasformativo.
Gli “architetti dell’ai”: la persona dell’anno 2025
Per il 2025, la rivista statunitense ha infranto ogni aspettativa, puntando i riflettori su qualcosa di non umano, ma guidato da menti geniali: gli “Architetti dell’Intelligenza Artificiale“. Il magazine ha voluto sottolineare come l’IA “stia influenzando, nel bene e nel male, le nostre vite” in modi mai visti prima.
La scelta del Time per il 2025 risulta audace. Anche se il titolo si riferisce a un concetto tecnologico, l’attenzione si concentra sui pionieri che stanno plasmando questa rivoluzione.
Chi sono gli “architetti” dell’intelligenza artificiale
Il Time ha immortalato i volti più influenti dietro le quinte della rivoluzione AI, chiamandoli appunto gli “Architetti“. Nella prima e più iconica copertina, ha posizionato questi CEO e scienziati su una trave d’acciaio che ricorda la famosa fotografia del 1932, Lunch atop a Skyscraper. Questa immagine ritraeva gli operai durante la costruzione del Rockefeller Center a New York. Un chiaro richiamo al fatto che stiano costruendo il futuro.
Tra i volti troviamo:
- Mark Zuckerberg
- Lisa Su
- Elon Musk
- Jensen Huang
- Sam Altman
- Demis Hassabis
- Dario Amodei
- Fei-Fei Li
Nella seconda copertina, invece, gli stessi personaggi popolano una struttura stilizzata a forma delle lettere A e I, quasi a simboleggiare il loro ruolo nel nuovo “edificio” tecnologico.
Un futuro costruito su algoritmi
Il Time riconosce che l’Intelligenza Artificiale non costituisce una forza astratta, ma è il risultato diretto delle decisioni e delle ambizioni di queste figure chiave. L’onore sottolinea la necessità di affrontare le implicazioni etiche e sociali di una tecnologia che sta rapidamente rimodellando il lavoro, la comunicazione e persino la percezione della realtà. Sono loro i veri costruttori del nostro domani, determinando l’equilibrio tra progresso e controllo in un’era dominata dagli algoritmi
