Conto al ristorante, un terzo dice no alla divisione equa

Se non ami pagare il conto del ristorante in maniera uguale con gl altri commensali non sentirti a disagio perchè non sei il solo.

Dividere il conto della cena in parti uguali? Per un terzo delle persone, questa pratica è ingiusta e scomoda.

Non siete i soli a trovare scomodo e ingiusto dividere il costo di una cena tra amici quando ognuno ha ordinato piatti diversi. Una nuova ricerca rivela che un terzo degli italiani contesta la divisione equa del conto in queste situazioni.

Un sondaggio condotto su 2.000 adulti ha indagato le abitudini di condivisione degli italiani, evidenziando come persino all’interno della famiglia solo il 26% sia disposto a condividere informazioni personali come password e messaggi. Con il partner, la condivisione è più frequente per vestiti (50%) e denaro (57%), ma il cibo rappresenta un confine più netto. Due intervistati su tre in una relazione affermano con decisione: “Il mio è mio e non si tocca” (67%), con i millennial a guidare questa tendenza (74%).

La ricerca, commissionata da OnePoll in collaborazione con Fogo de Chão, svela anche una forte riluttanza a far assaggiare il proprio piatto: un quinto degli intervistati dichiara di aver bisogno di conoscere qualcuno per almeno sei mesi prima di sentirsi a proprio agio nel condividere il cibo. Addirittura, il 65% confessa che se qualcuno chiedesse un assaggio, penserebbe subito di non invitarlo più. Un’analoga rigidità emerge nelle dinamiche di coppia: il 46% considererebbe una “red flag” al primo appuntamento la richiesta di assaggiare il proprio cibo, con la Gen Z particolarmente sensibile a questo (63%). Sette italiani su dieci ammettono di acconsentire con riluttanza a condividere il cibo solo per non saper dire di no.

Se i piatti principali rimangono spesso inviolabili, il 63% degli intervistati “sempre” o “spesso” ordina portate da condividere quando mangia fuori. Nonostante la reticenza generale, molti riconoscono i vantaggi della condivisione. Quasi tre quarti degli intervistati desidera provare nuovi sapori al ristorante, ma teme di non apprezzarli abbastanza (73%). Condividere offre l’opportunità di assaggiare diverse pietanze (35%) e di non essere vincolati a una singola scelta dal menu (19%).

Tuttavia, gli italiani sono consapevoli dell’esistenza di un’etichetta della condivisione (57%), che include gesti come offrire un boccone sulla propria forchetta (23%) o passarlo su un piatto separato (22%). Lo scambio di intere portate segue dinamiche diverse: quasi la metà degli intervistati (49%) ha ammesso di aver scambiato il proprio piatto con quello di qualcun altro perché lo trovava più invitante.

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