l’Australia si appresta a diventare il primo Paese al mondo a introdurre un divieto assoluto all’utilizzo dei social media per i minori di 16 anni.

In Crazy Ibiza abbiamo parlato del “Modello Australia” che sta per introdurre una legge che vieta l’uso dei social media ai minori di 16 anni, diventando la prima nazione al mondo a farlo. Le piattaforme social dovranno adottare misure tecniche per verificare l’età degli utenti e impedire l’accesso ai minori di 16 anni. In caso di violazione, saranno previste sanzioni economiche molto elevate.

Il caso australiano ha aperto un dibattito a livello globale sulla regolamentazione dei social media e sulla tutela dei minori nel mondo digitale. Altri paesi, come la Norvegia e la Florida, stanno valutando l’introduzione di misure simili, valutando se sia realmente questa la strada da seguire per favorire la protezione dei minori dal lato oscuro del web.

Questa decisione, annunciata dal primo ministro Anthony Albanese, mira a proteggere i giovani dagli effetti negativi che un uso eccessivo e incontrollato delle piattaforme digitali può comportare.

Questo mossa sta per essere introdotta per via di un crescente dato che collega l’uso prolungato dei social media da parte dei giovani a fenomeni come ansia, depressione, cyberbullismo, dipendenze da internet e disturbi del sonno.

L’Australia ha fatto un passo importante verso la protezione dei minori nel mondo digitale. Tuttavia, la strada è ancora lunga e molte domande restano aperte. Il dibattito sulla regolamentazione dei social media è destinato a proseguire nei prossimi anni, coinvolgendo governi, aziende tecnologiche, genitori e giovani.

In Italia l’uso dei social media da parte dei minori è ancora aperto nonostante non ci siano al momento progetti di legge simili a quello australiano, anche se le istituzioni e le scuole stanno intensificando gli sforzi per educare i giovani a un uso responsabile delle tecnologie digitali.

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