Chi fu realmente Adeline Watkins? Esistette? Soprattutto, cosa lega questa donna al famigerato “macellaio di Plainfield” ?

Quando Netflix diffonde una nuova serie sui serial killer, ci chiediamo quanto sia vero. Con Monster: The Ed Gein Story, l’attenzione si sposta su Adeline Watkins, la figura enigmatica presentata come fidanzata dell’assassino.
Una figura storica, un ruolo distorto
Adeline Watkins esistette. Il suo nome compare negli archivi dopo l’arresto di Ed Gein nel 1957. La donna rilasciò dichiarazioni, ammettendo di conoscerlo da anni. Inizialmente, lo descrisse come “gentile, buono e dolce”, rivelando che le chiese di sposarla—proposta che lei rifiutò.
Tuttavia, Watkins ritrattò quasi subito, affermando che si frequentarono solo per circa sette mesi in modo sporadico. Non un amore totalizzante, ma una semplice conoscenza tra vicini a Plainfield. L’ambiente rurale, dove Gein era isolato dopo la morte della madre, favoriva pettegolezzi su qualsiasi tipo di connessione platonica.
L’assenza di prove e la finzione di Netflix
I documenti ufficiali non connettono mai Adeline Watkins ai crimini di Gein. Nessuna prova di complicità. Gli investigatori la considerarono solo una testimone. Le certezze storiche restano le confessioni di Gein sui due omicidi e il suo macabro hobby di dissotterrare corpi e creare oggetti con resti umani.
La narrativa di Netflix, invece, prende il sopravvento. La serie fa evolvere Adeline Watkins in una complice poetica che partecipa alle esumazioni e aiuta a celare le prove. Questa rappresentazione non trova riscontro storico.
L’esigenza drammatica e il confronto finale
Gli sceneggiatori ammisero ampie libertà creative. La figura di Adeline Watkins subisce una riscrittura: da conoscente diventa una presenza costante, un alter ego femminile del mostro. Le scene che la mostrano scavare fosse o discutere di fantasie disturbanti sono puro espediente narrativo per esplorare la mente del killer.
Adeline Watkins fu una figura reale, ma secondaria nella vita di Gein. L’immagine televisiva è una costruzione simbolica, funzionale al dramma. Watkins esistette, ma non come la ritrae Netflix. Il resto rimane intrattenimento e marketing horror.