Disciplina efficace costruendo la responsabilità nei propri figli è possibile

Si può educare i proprio figli rendendoli responsabili già da giovanissimi.

Se la gestione dei capricci dei tuoi bambini ti mette alla prova, sappi che esiste un approccio più efficace e costruttivo.

La terapista Allison Ciongoli ti offre una guida chiara e pratica: sposta il tuo focus dalla semplice punizione alla costruzione della responsabilità. Questo significa non solo reagire ai comportamenti negativi, ma educare proattivamente i tuoi figli a fare scelte migliori e a comprendere le conseguenze delle loro azioni.

Allison Ciongoli, terapista matrimoniale e familiare presso la Neuro Wellness Spa, sottolinea al Daily Mail un principio fondamentale: una disciplina sana non si limita a punire, ma insegna ai bambini a compiere scelte migliori, collegando direttamente le loro azioni alle conseguenze. Non basta, quindi, mandare un figlio in camera da solo come unica forma di correzione. Tu, genitore, devi guidarli attivamente. Questo approccio proattivo non solo incoraggia il bambino, ma lo equipaggia per gestire le proprie emozioni e sviluppare autocontrollo, fondamenta essenziali per un futuro da adulto responsabile.

La tua azione come genitore si adatta alla crescita dei tuoi figli, offrendo strumenti specifici per ogni fase dello sviluppo.

Per i più piccoli (1-3 anni), tu genitore previeni i conflitti. Quando un comportamento indesiderato emerge, distrai subito il bambino con un’attività alternativa o un giocattolo. Questo reindirizzamento calmo evita lotte di potere e insegna implicitamente, costruendo un ambiente sicuro. Tra i 3 e i 6 anni, i bambini comprendono regole e causa-effetto. Stabilisci confini chiari e semplici. Quando infrangono una regola, offri conseguenze logiche e immediate; ad esempio, se non riordinano i giochi, non saranno disponibili. Spiega sempre il perché, insegnando loro che le azioni hanno effetti diretti e prevedibili. Dai 6 ai 12 anni, tu agisci come un coach. Focalizzati sullo sviluppo della responsabilità, spingendo tuo figlio a riflettere sulle proprie scelte. Allison Ciongoli raccomanda conversazioni calme e sincere: fai domande aperte per aiutarlo a collegare le azioni alle conseguenze. Insegna valori e capacità di risoluzione dei problemi, evitando punizioni sproporzionate. Ad esempio, se tuo figlio non completa i compiti, collega la conseguenza naturale: niente gioco o TV finché non avrà finito. Tu lo aiuti a comprendere il valore dell’impegno.

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